immagine di Joao Paulo Alvares Ruas |
I.
Sovrana dei maledetti,
di stirpe crudele e sguardo
perduto in una macabra
smorfia.
Più ancestrale del tempo
passava innumerevoli
ore in attesa di sangue
puro,
dolce e brillante carminio
che le concedesse il dono
efferrato dell'eterna
pubertà.
II.
Fino a me è giunto il grido
spento della sua sofferenza.
Una vergine, perduta
nell'inferno,
piange la perdita atroce
del suo diabolico amante.
La sua palllida innocenza
perversa
ha provocato la morte.
Hai importunato il mio regno
e sotto il giogo di false
morali
è perita la mia amata.
Niente potrà proteggerti
dalla mia vendetta e solo
il fiume
senza macchia del tuo sangue
accetterò in espiazione.........
Davide Gualano
Questa è una "cosa" decisamente fuori dale righe, dagli schemi e assai particolare...io l'ho definita "mini-dràma". Non è stata inserita nell'album Santuario profano per due motivi: il primo è che poi Santuario ha finito per parlare sì di vampiri, ma raccontando tutta un'altra storia e quindi alla fine saremmo andati fuori tema; secondo motivo è che sarebbe ancora tutta da rifinire e sistemare metricamente (e non ho avuto ancora la voglia ed il tempo XD). Tuttavia senza questo "mini-drama" non esisterebbe oggi Santuario (veramente non sarebbe esistito anche se non ci fosse stata Eleonora, ma questa è un'altra storia...).
RispondiEliminaE' componendo questo lavoro così un po' per gioco in una annoiata domenica su facebook che poi è nato il mio desiderio di esplorare ed approfondire in poesia il tema dei vampiri.
La poesia (chiamiamola così per comodità) si snoda in due mini atti ed è molto "visualizzante"...la visualizzazione quasi cinematografica tra l'altro è una delle caratteristiche costanti della mia poetica....e vuole raccontare a suo modo una storia che non è mai stata definitivamente documentata in maniera seria e scentifica da quella che è la storiografia ufficiale, quella della contessa ungherese Elizabeth Bathory, e che per questo ha dato adito ad una marea di opere saggistiche e letterarie dai toni più disparati e così ho pensato di dire anche io la mia XD.....segue....
La prima parte parla della Bathory, insinuandosi languidamente nella sua psiche....nella seconda è una terza persona che parla...ho immaginato un vampiro perversamente innamorato di Erzbeth, forse perchè no lo stesso Vlad Dracul, il quale si strugge per la morte dell'amata (murata viva) e contro i suoi carnefici, in particolare il conte Gyorgy Thurzo, che si accannì per farla condannare, forse esagerando i suoi comunque tremendi crimini, molto probabilmente per acquisire le terre di lei vedova.
RispondiEliminaIl freddo calcolo di una mente razionale, accompagnata da falsa fede o morale, può arrivare ad essere un assassino uguale o peggiore della follia dionisiaca di una mente malata...